Gli scritti raccolti nel primo volume delle "Opere di C.G. Jung" risalgono agli anni 1900-05. Sono gli anni del Burgholzli, l'ospedale per malattie mentali diretto da Bleuler, in cui Jung svolse un'intensa attività psichiatrica, fondata sulla ricerca di una comprensione dall'interno della personalità squilibrata. Questi scritti dimostrano quanto sia inesatto il rimprovero, talora mosso a Jung, di scarsa fedeltà ai dati sperimentali. A partire dalla sua tesi di laurea sulla "Psicologia e patologia dei cosidetti fenomeni occulti", Jung si dimostra "osservatore e terapeuta in senso originalissimo, ancorato saldamente a un metodo empirico accogliente qualsiasi accadimento psichico con una disponibilità e un rispetto totali e mai prigioniero d'una funzione puramente descrittiva".
Anonimo -