Il dolore per le guerre civili e gli affetti perduti, un animo afflitto e inquieto, eppure talvolta allegro e festoso, l¿opposizione e poi l¿adesione al programma augusteo: Orazio racchiude tutto questo. Questo libro vuole ricostruire il rapporto fra uno dei più grandi poeti dell¿antichità, Orazio, e il primo e forse più celebre imperatore romano, Augusto, in altre parole le connessioni fra poesia e storia e fra intellettuale e potere nell¿età augustea, basandosi sull¿analisi e sull¿interpretazione di alcune odi oraziane di argomento storico e politico. All¿interno di questo discorso diviene importante comprendere come si concretizzi la celebrazione dell¿età augustea da parte di Orazio, se essa possa considerarsi spontanea e sentita o se, invece, sia soltanto il frutto dei doveri di un poeta di corte, che non può far altro che esaltare e adulare colui che ormai detiene ogni potere.
Anonimo -