«Non è da storico che lo scrittore parla, ma da pensatore attento e fiero, che non ha paura di sconvolgere, ovunque si trovino, coloro che credono ancora che il mondo sia troppo semplice e che i contorni delle disgrazie siano definiti troppo in fretta. Perché nulla è meno determinato dell'avventura di scrivere e pensare di Africa». Le Monde
Nel 2016, Alain Mabanckou è stato titolare della cattedra di Création artistique al Collège de France. Era la prima volta che uno scrittore africano insegnava in Francia la letteratura e la cultura, così spesso disdegnate, del "continente nero". Alain Mabanckou è l'erede della storia letteraria e intellettuale dell'Africa, che ripercorre in queste otto lezioni. Combinando stile e visione politica, prendendo in considerazione la letteratura ma anche il cinema e la pittura, le lezioni di Alain Mabanckou sono un nuovo modo di addentrarsi nella francofonia, un soggetto meno convenzionale di quanto il suo nome potrebbe suggerire. La Francia non è l'unico centro di gravità di questa lingua mondiale. Queste lezioni offrono una visione pacifica del rapporto della cultura africana con il mondo. Lungi dall'essere in competizione con la cultura francese, la cultura nera, africana, haitiana o americana la arricchiscono. «La negritudine non è principalmente una questione di neri tra i neri, ma un modo di riconsiderare il nostro umanesimo». Il libro è arricchito da una prefazione inedita e da due interventi di Alain Mabanckou sull'Africa, tra cui la celebre lettera aperta al Presidente della Repubblica francese sulla francofonia.
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