Ardore, sfida, qui risiedono assolutezza e risolutezza, senza narrazione, né morbidezza; disarticolazione con passione; spregiudicatezza prudenziale e virale; originalità, caparbietà: questo rivelano i versi, dolorosi, amorosi di Nicla Vassallo in un universo, personale e personalistico, esteriore e interiore, universo per nulla universale, universo segnato dalla pandemia, una mania, una malattia che si riversa nella poesia, con denuncia e grazia, senza calunnia, né disgrazia. "Le poesie di Nicla Vassallo sono fatte di `vocaboli', isolati, monofamigliari, un po' scontrosi. Non sono sicura di entrare in contatto con loro, ma ammiro la loro capacità (forse di derivazione filosofica) di fare a meno della frase, del paese, della città. A meno che sia una città di torri, guardata da lontano." Ginevra Bompiani
Anonimo -