"Un medico, in base a una radiografia sospetta, mi annunciò che mi rimanevano al massimo due anni di vita e mi condannò a un'inattività quasi totale. Simenon non poteva però cessare di scrivere. Pensò a qualcosa di unico e di ultimo: raccontare la sua infanzia, in forma di lunga lettera al figlio. Poi quella lettera diventò ""Pedigree"", il romanzo più personale e segreto di Simenon, ma anche quello dove ritroviamo la sostanza, in senso chimico, di tutti i suoi libri."
Anonimo -