Pensare la realtà nell'era digitale

Con l'avvento della rivoluzione dell'informazione, siamo giornalmente alle prese con tecnologie della mente quali PC, fitbit, tablet, smartphone, action cam, assistenti vocali e simili, che ci abituano a maneggiare "non-cose" come dati e informazioni, aprendo però il compito di pensare in maniera appropriata questa strana stoffa "non-cosale". La sua consistenza, paradossale e straniante, ci costringe infatti a rinegoziare i contorni di ciò che eravamo soliti considerare reale, esortandoci a chiederci non tanto se la realtà esista o meno, ma innanzitutto a che cosa davvero ci riferiamo quando la pensiamo e parliamo di essa. Questo libro accetta allora la sfida di provare ad articolare un realismo al passo coi tempi, capace di rendere giustizia alle esigenze congiunte del senso comune, della ricerca scientifica e della riflessione speculativa, e lo fa coniugando il rigore analitico-concettuale e l'attenzione ai fenomeni più quotidiani. Esplorerai così la possibile relazione tra la questione dell'essere, il problema della revisione concettuale, il feed dei tuoi social media, la scelta di utilizzare lo schwa e gli eventi climatici estremi. Soprattutto, sarai guidato nella discussione delle virtù del realismo informazionale, per comprendere che cosa realmente sono i dati e in che senso "il mondo è dato".

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