Un diverso, un imperfetto, un gabbiano urbanizzato che non ha perso l'attrazione per il fascino delle scogliere e del mare è la creatura che attraversa le pagine di questo racconto alla ricerca della propria identità. Nato a Roma da una famiglia che da tre generazioni si è consegnata alla città per assicurarsi una sopravvivenza senza affanni, vive discriminato dai suoi simili, inquieto e desideroso di trovare un modo di stare al mondo. Entusiasta della bellezza che lo circonda, incuriosito dalle vicende degli umani, vola da un angolo all'altro della città eterna, attento a osservare e a partecipare, quando può, dei destini degli uomini e delle donne che abitano le sue traiettorie. Chloé, Francesca, Laura, Pietro, Giuseppe e altri personaggi sono i suoi amici inconsapevoli, che non sanno di essere visti mentre sono impegnati ad attraversare la vita. Osservando i loro aspetti e i loro movimenti, spiando le loro relazioni, interpretando i linguaggi e i non detti, entra piano piano nelle loro vite e vi si affeziona. Le sue giornate diventano un viaggio tra l'umanità, tra i suoi slanci e le sue meschinità, per guardarli con occhi diversi, gli occhi di chi non ha certezze né pregiudizi ed è in cerca di qualcosa di autentico e di bello o anche solo di dare senso alle particelle del quotidiano. Con il suo volo tra cielo e terra, Carola Carlizza, con ironia e sensibilità, porge la mano a chi non ha chiuso l'uscio alla scoperta e ha ancora voglia di meraviglia, per proporgli un percorso dentro l'animo umano per "andare incontro alla pioggia, lasciandosela cadere addosso e attraversandola in volo come se fosse il nemico da affrontare o un amore da abbracciare".
Anonimo -