Sette racconti con un tema in comune: le ossessioni. Ci sarebbe, in realtà, un altro filo conduttore più evidente: la morte. Che è poi l'ingrediente principale del genere noir, al quale si potrebbe attribuire questa piccola raccolta di Vincenzo Ciampi. Perché nei racconti l'esito finale è sempre l'esistenza di una vittima; vittima di un carnefice (o di molti, come il Cesare nelle idi di marzo), o di se stessa, perché suicida o semplicemente distratta dalla propria piccola ossessione (come lo sfortunato protagonista di "978").
Anonimo -