A metà strada fra il saggio scientifico e il romanzo naturalistico, l'autore compie viaggi in motocicletta interpretando la realtà ed esplorando le scienze. La percezione viene usata come un mezzo per l'interazione tra l'uomo e l'ambiente che lo circonda, ma è anche un modo per prendere coscienza e per ascoltare noi stessi alla ricerca di equilibrio tra razionalità ed emozioni. Il lettore si ritrova immerso in un'atmosfera romantica e, grazie anche ai piacevoli racconti di persone che hanno amato la Moto Guzzi, riscopre il mondo attraverso i sensi affinati dalla curiosità e dall'osservazione. Ogni capitolo è una esperienza distinta e come un piccolo tassello si aggiunge al puzzle del quale percepiamo il disegno solo alla fine. Il filo conduttore è la percezione del paesaggio e l'avventura della ricerca in un viaggio mentale ricco di spunti filosofici.
Anonimo -