In Ardèche, nel sud della Francia, c'è una fattoria dove vive un'intera famiglia: genitori, nonni, figli e zii. Insieme si prendono cura degli animali nella stalla, si amano in maniera imperfetta e un po' goffa, e di generazione in generazione si tramandano doti, inclinazioni, vizi e turbamenti, come in un continuo gioco di specchi. Lo sa bene la ragazzina, la piccola di casa, che sente di aver ereditato un'inquietudine che non le dà tregua, e crescendo cerca di domarla; è una smania di amore che la spinge a volere sempre di più e, da adulta, a lasciare la campagna. I vecchi di casa accettano questo allontanamento a malincuore: abituati a un mondo in cui l'orizzonte è delimitato dalle montagne che si stagliano alte contro il cielo, non sanno che per lei andarsene non significa rinnegare le proprie origini, ma trasformare la fattoria in un luogo dell'anima, una memoria da condividere e custodire come un tesoro inestimabile. Piccola storia grande è il racconto poetico di una famiglia in cui i personaggi, dolci, profondi e spesso buffi, diventano archetipi universali. Con la stessa delicatezza e l'ironia dei suoi disegni, Marion Fayolle dà voce ai sentimenti trattenuti e agli istinti incontenibili, e immagina la vita come una metamorfosi continua e ammaliante, in cui scoprirsi nuovi e diversi ogni giorno, senza per questo cancellare il passato.
Anonimo -