Io guidavo e Vittorio stava seduto davanti, vicino a me. Divorava tutto con gli occhi, il suo sguardo attraeva a sè le facciate delle case, i pochi alberi, le persone. Rimaneva per lo più zitto. Solo a un certo punto ha detto di avere fame e poco dopo ha aggiunto, parlando a bassa voce senza staccare gli occhi dal finestrino, che doveva trovare il modo di dare un senso a quello che gli era successo. un senso estetico, ha detto ancora.
Anonimo -