Nel corso del suo lavoro, iniziato da oltre trent'anni, Pietro Derossi si è confrontato con una lunga sequenza di eventi sociali, culturali e politici; in questo panorama complesso, dinamico, sostenuta dalla volontà e dalla capacità di mettere in atto una continua sperimentazione, l'architettura di Derossi ha saputo dialogare con la storia. Vivere, pensare e fare architettura sono per Derossi esperienze inscindibili, un modo attento e profondo di essere nel mondo e di partecipare alla sua trasformazione. Nelle sue opere, talora soffuse di ironia, si coglie la consapevolezza della provvisorietà di ogni assunto, la precarietà di ogni verità, una condizione che, paradossalmente, rimanda a una drammatica responsabilità. I cinque "racconti" in cui è diviso il libro rendono conto di questo atteggiamento e mettono in luce l'interazione quasi ossessiva tra pensiero e progetto.
Anonimo -