Ci sono bambini che a cinque mesi sanno solo bere il latte e fare la nanna, ma Pietro era diverso. Lui sapeva parlare con i pianoforti che raccontavano storie, viaggiare nel tempo con nonni inventori, trasformare scatole semplici in scrigni di meraviglie e dare vita ai disegni di una penna magica. Poteva nuotare con pesciolini che dipingevano con l'arcobaleno, visitare fiere dove i desideri diventavano realtà e giardini segreti dove i fiori cantavano ninne nanne. La sua risata faceva sbocciare alberi di desideri, animava libri addormentati e trasformava valigie normali in scrigni di stelle danzanti.
Ma la cosa più straordinaria è che tutte queste avventure iniziarono in un normalissimo mercoledì di primavera, quando Pietro decise che essere un bebè normale era troppo noioso e che era ora di scoprire quanta magia può nascondersi nelle piccole cose di ogni giorno.
Questa è la storia di Pietro e delle sue dodici avventure fantastiche, dove scoprirete che a volte basta una risata di bebè per far accadere le cose più straordinarie, e che la magia più potente non è quella che trasforma le cose, ma quella che trasforma i cuori..."
Anonimo -