In questo suo grande romanzo pubblicato nel 1924 e dimenticato troppo presto Mario Sobrero condensa le ambivalenze e i timori della borghesia italiana ai tempi del regime fascista. Partendo da una contrapposizione apparentemente semplice (che, non a caso, è valsa all'opera un accostamento al film "Novecento" di Bernardo Bertolucci), "Pietro e Paolo" narra le vicende di due cugini, diversi per carattere ed estrazione sociale. Proletario per nascita, ma operaio per necessità, Pietro è l'esatto opposto di Paolo, che, al contrario, è figlio di un importante avvocato e che prende parte in prima persona all'impresa di Fiume. -
Anonimo -