Da quando il politicamente corretto comprime viepiù pesantemente la libertà di espressione, ho preso l'abitudine di annotare en forme di diario liquido le mie estemporanee considerazioni riguardanti i guasti causati da questa tristissima censura contemporanea. In un momento di forte nausea indotta da siffatte riflessioni, ho deciso di solidificare questo mio diario, facendo sì che le riflessioni medesime diventassero delle "pillole". Ovviamente eretiche. Ciò con l'ambizioso scopo di rendere disponibile un pharmakon antiemetico che al tempo stesso contribuisca alla digestione delle banalità politicamente corrette.
Anonimo -