La storia della famiglia Castelli è raccontata da Eva, primogenita, come un ricamo sulla tela del tempo, tra un punto erba e un punto croce, al centro di una costruzione a metà tra la circolarità degli eventi e le linee verticali di passato, presente e futuro; tutto si mescola e tutto si separa, tra un niente che è disperazione e un troppo che è irraggiungibile bellezza. In mezzo c'è Eva, nata da un padre basso come un pero mal potato e una madre alta come un ciliegio selvatico, un po' santa, un po' prostituta, sempre più di tanto e meno di poco. Edizione deluxe.
Anonimo -