Beatrice è una veggente. Antonello, suo figlio, l'accudisce da anni in clinica. Lui trascorre le giornate aiutandola a ricordare. Lo fa a modo suo. Si improvvisa attore, organizza scenette, le rammenta le riunioni con le amiche a leggere i tarocchi, gli spettacoli alla tv in bianco e nero, le vacanze insieme, gli amori, le delusioni. Gabriele, il neurologo che segue questo caso, si innamora di Antonello, ma è un'attrazione frenata dal suo ruolo di medico. Il dottore vede in lui una via di fuga alla sua vita in costante contatto con la malattia. Antonello si confida con la cugina Silvia. I due sono molto uniti e per lui Silvia è la confidente più affidabile. In una realtà precaria, come quella della clinica degli smemorati, Antonello decide di svelarsi: vuole mostrare alla madre e a Gabriele chi è realmente. Forse non sarebbe necessario: Beatrice è una veggente. Ma suo figlio è convinto che esistano lati nascosti della personalità, irriconoscibili persino da chi è dotato di poteri soprannaturali. E con Gabriele proverà a farsi conoscere non come uno dei tanti parenti che frequentano la clinica, ma nella sua stravagante determinatezza.
Anonimo -