Il corretto funzionamento della società non può prescindere dall'educazione all'etica pubblica e dalla formazione di una coscienza della legalità da parte dei cittadini, incoraggiate e promosse, in prima istanza dalle istituzioni. A mediare fra le due parti - comunità e apparato pubblico - si pone la figura del prefetto, per dare voce alla popolazione, intercettandone i bisogni, individuando le soluzioni più opportune alle esigenze del territorio. Partendo da questo assunto, "Prefetto in terra di 'ndrangheta" analizza «le trasformazioni del fenomeno mafioso, i complessi rapporti tra cittadini e 'ndrangheta di attrazione-repulsione, in perenne tensione tra silenzio e rivolta, omertà e denuncia, sfiducia e speranza», ma anche le conseguenze della crisi in un territorio già fortemente provato, in special modo dall'Unità d'Italia in poi, proponendo di ripartire dalla scuola, dalla cultura, e ripensare a nuovi metodi di sviluppo e cambiamento per costruire il futuro.
Anonimo -