Solomon Kugel, un quasi quarantenne pieno di paure e ossessioni, decide di fuggire dalla città per trasferirsi con la moglie e il figlioletto a Stockton, nell'anonima provincia americana. Spera così di ricominciare da zero: di lasciarsi alle spalle i pericoli, le malattie, ma soprattutto il peso di un passato che non gli appartiene. La storia della sua gente. L'Olocausto. La guerra. Con loro c'è anche l'anziana madre di Kugel, ferocemente attaccata alla vita, ostinata nel negare la realtà e nel comportarsi come una superstite delle persecuzioni naziste, anche se è nata e cresciuta in America ed è stata solo una volta in un campo di concentramento - ma da turista. Come se non bastasse, un misterioso piromane minaccia l'incolumità degli abitanti della zona, appiccando il fuoco alle fattorie vicine. Niente di più angosciante, per un uomo che non riesce a scacciare il pensiero della morte e che tiene un taccuino per segnare le «ultime parole» da pronunciare nell'istante fatale. E tutto questo perché Kugel, in fondo, è un ottimista: ha un bisogno così disperato che le cose vadano meglio, che non riesce a smettere di pensare al peggio. Per di più, una notte Kugel sente degli strani rumori provenire dalla soffitta. C'è qualcuno. Una donna molto anziana, malata. Dice che sta scrivendo un libro, che se ne andrà quando lo avrà finito. Ironia della sorte, non si tratta di un inquilino qualunque: la donna dice di essere Anne Frank, sopravvissuta ai nazisti e nascosta lì da quarant'anni. L'assurdo irrompe così nella vita di Kugel, eroe tragicomico dell'inettitudine moderna, vessato dal proprio destino e divorato da una spirale di piccole e grandi catastrofi.
La nostra recensione
Una ironica e feroce commistione di serietà e assurdità: un eroe tragicomico, ossessionato dalla morte, divorato da piccole e grandi catastrofi. Prove per un incendio parla di un uomo, Solomon Kugel, che spera in un futuro migliore per la sua famiglia e per suo figlio, quindi si trasferisce in campagna dove iniziano a succedere strani accadimenti. Uno di questi riguarda un piromane che si aggira per la campagna dando fuoco alle fattorie. Questo crea a Solomon molte preoccupazioni facendolo restare sveglio di notte. Fino a quando, una di queste notti, sente dei rumori in soffitta e trova Anna Frank. La donna ha ormai circa 83 anni e sta scrivendo da ben 64 anni il suo secondo romanzo! Ma soprattutto, Anna Frank si rivela essere una grande rompiscatole che gli rende la vita davvero difficile. Il protagonista altri non è che lo stesso autore, Shalom Auslander, che pensa alla morte in ogni momento e spesso si domanda come mai ne sia così ossessionato, come se fosse una cosa tipicamente ebrea... L'autore ha semplicemente attribuito al suo personaggio questa sua paura. Un'altra caratteristica di Solomon il suo essere pieno di speranze, cosa che secondo il suo psichiatra è il suo più grande fallimento: se lui rinunciasse alla speranza sarebbe molto più felice. Anche la figura dello psichiatra è da tenere d'occhio: non uno strizzacervelli, bensì un professore, una sorta di summa del sapere occidentale e orientale. Prove per un incendio è divertente, soprattutto si prende gioco di alcune idee che sono considerate sacre. Valeria Merlini
Anonimo -