Il volume si propone un duplice obiettivo: da una lato, offrire al lettore una rassegna ampia e dettagliata delle più significative teorie dell'intelligenza, così come si sono sviluppate a partire dalla seconda metà dell'Ottocento; dall'altro, affrontare alcune delle questioni più importanti che ancora oggi animano il dibattito tra gli studiosi. Nella prima parte del testo vengono confrontate le teorie, definite per comodità strutturalistiche, che si sono preoccupate di disegnare una topografia dell'intelligenza, con quelle funzionaliste, impegnate a dar ragione su come la mente funzioni. Vengono inoltre approfondite le teorie sulle quali oggi converge il maggiore consenso. La seconda parte esamina invece alcune delle questioni più rilevanti e controverse ai fini di una migliore ed esaustiva definizione dell'intelligenza. In primo luogo, l'annoso e ancora irrisolto dibattito tra eredità e ambiente, alla luce delle più recenti acquisizioni in ambito neuro-biologico, che hanno portato oggi all'affermarsi di una prospettiva in cui le due posizioni storiche trovano piena integrazione: se da un alto è vero che nessun organismo può interagire efficacemente con l'ambiente senza i propri geni, dall'altro è altrettanto vero che i geni non avrebbero alcun valore senza un ambiente di riferimento. Infine vengono presi in esame il rapporto tra intelligenza e creatività e le tematiche che riguardano i recenti sviluppi dell'Intelligenza Artificiale.
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