Maurizio Avvenente realizza il "Quaderno della riappropriazione" e lo fa scavando nel suo passato, scegliendo dai ricordi personali e dagli scritti adolescenziali trenta componimenti che hanno per filo conduttore i sentimenti nostalgici legati alle fotografie dell'infanzia, ai ritagli di giornale e alle cartoline - concrete e della memoria - che compongono il collage di un periodo lungo quanto i trent'anni del suo autore. Echi di nostalgia e mite fascinazione accompagnano il lettore in questo viaggio in punta di piedi nello spazio personale dell'autore.
Anonimo -