«In Brasile non mancherà mai un campo da calcio, una chiesa, un terreiro, un tempio pentecostale...» A partire da questa constatazione etnografica, l'antropologo Claude Petrognani ci guida all'interno dell'affascinante e complesso mondo del calcio e delle religioni in Brasile, in cui la dimensione del sacro e del profano si nutrono simbolicamente l'uno dell'altra, alimentando l'ethos della cultura sincretica brasiliana. Il rituale ecumenico del fechamento attraverso cui i giocatori brasiliani sprigionano la loro religiosità multivocale, invocando a gran voce il Dio polimorfico della religiosità minima brasiliana, è l'espressione più sublime e manifesta della (in)visibilità del sacro secolare all'interno degli stadi e spogliatoi di calcio. In questo libro, dunque, si gioca una partita antropologica dal profondo significato: è dietro quel pallone che rotola - e che corre più degli uomini - che si misura l'incommensurabilità - religiosa - della conoscenza umana.
Anonimo -