Per secoli e secoli il sud dell'Iraq è stato caratterizzato dalla presenza di paludi. In primavera le nevi che si scioglievano sulle cime più alte della Persia e della Turchia, facevano andare in piena il Tigri e l'Eufrate e le paludi erano il risultato secolare dell'inondazione e della dispersione dei due fiumi. L'autore, che ha vissuto in queste paludi dal 1951 al 1958, descrive l'esistenza della popolazione araba che le abitava. Arabi che ignoravano l'esistenza del deserto e vivevano un'esistenza totalmente segnata dall'acqua: pescavano, costruivano meravigliose abitazioni di paglia e andavano in canoa quasi prima di imparare a camminare. Un libro-testamento di uno stile di vita unico.
Anonimo -