Un affresco sociale e storico e allo stesso tempo un omaggio al calcio. Anzi, al grande calcio degli anni Sessanta, quello dei tunnel di Sivori, del dribbling di Meroni, dell'eleganza di Facchetti, delle rifiniture di Rivera, del cuore di Picchi, degli audaci palleggi di Maldini, del sinistro cattivo di Riva, degli irridenti pallonetti di Corso, delle accelerazioni di Mazzola, dei lanci millimetrici di Suarez, della giocosa potenza di Altafini.
Anonimo -