"Gomen nasai" dice con tono umile e mortificato la commessa ad uno di noi che, aggirandosi in un negozietto, ha fatto cadere delle scatole. Con quelle parole è lei a chiedere scusa, come se ci avesse messo in imbarazzo con una disposizione degli oggetti nel negozio che noi non siamo stati capaci di rispettare. E solo un esempio dei tanti di che cosa significhi che il Giappone è un mondo capovolto rispetto al nostro.
Anonimo -