Molto spesso, leggendo libri di poesie, specialmente in presenza di versi ermetici, alcuni passaggi restano oscuri e, a meno che non ci sia un commento o una spiegazione chiarificatrice da parte di qualche critico, ci rimane il dubbio sulla vera interpretazione di questo o di quel verso.
Si corre, altresì, il rischio che la critica, sebbene autorevole, possa in qualche modo travisare l'essenza e le motivazioni di una poesia, dandone un senso non proprio rispondente alla volontà ed alle emozioni dell'autore.
Allora mi son chiesto: "Chi meglio di chi l'ha scritta può spiegare una sua poesia? Chi, meglio di lui, può commentare ed esprimere le emozioni e le motivazioni del proprio lavoro?".
È per questo che, in modo alquanto originale, questa mia raccolta, che ho voluto sottotitolare "Riflessioni ai confini tra prosa e poesia", è composta da poesie corredate ciascuna da un mio personale "commento", in modo da renderne più chiaro e autentico il significato e il senso.
Ho voluto, altresì, sfidare me stesso e verificare la capacità di un poeta di scrivere anche in prosa, oltre che in versi.
Spero ardentemente di aver vinto la sfida!
Anonimo -