Quando sarai più grande capirai è il secondo romanzo di Virginie Grimaldi.
È un sabato come tanti per Julia: sushi a domicilio, una puntata del Trono di spade con la testa appoggiata sulla pancia di Marc – se fosse stata un gatto avrebbe pure fatto le fusa... Ma quel giorno riceve la telefonata che la informa della morte del padre, e Julia si trova ad affrontare la caducità della vita. La paura e lo sconforto la assalgono, e quando poco dopo scompare anche la sua amatissima nonna, Julia si sente completamente paralizzata. Purtroppo persino Marc si rivela un punto di riferimento non affidabile...
Julia decide così di dare un taglio netto a tutto: lascia Parigi e si prende una sorta di anno sabbatico trasferendosi nel residence per anziani di Biarritz, la sua città di origine, per lavorare come psicologa.
Nonostante grandi incertezze circondino la sua scelta piuttosto singolare e benché si renda conto che “è più facile fare amicizia con un unicorno che farsi piacere un ospizio”, Julia non perde l’ironia che l’ha sempre caratterizzata. Dopo poco tempo, infatti, si ritrova perfettamente integrata in quella che si rivela essere una bizzarra comunità, un’oasi felice, un istituto “illuminato” che organizza per i suoi ospiti moltissime attività ricreative (tra cui un’ora quotidiana di telenovela, gite al mare, scambi generazionali attraverso l’incontro con bambini e adolescenti).
Julia si accorge che i residenti hanno tante cose da insegnarle, forse molte di più di quelle che lei può dare a loro. È difficile immaginare che si possa superare la paura della morte in una clinica per anziani, eppure, dalle persone che la circondano, Julia sta imparando la resilienza: tutte hanno sofferto, tutte si sono rialzate senza perdere il sorriso. Nonni burloni ed energici e colleghe fantasiose dal cuore spezzato le insegnano che la felicità è nel presente, nelle piccole cose che si raccolgono lungo il percorso accidentato dell’esistenza, dove anche l’amore può inaspettatamente fare capolino da dietro l’angolo...
Gli ospiti dell’istituto, protagonisti insieme a Julia:
- Elisabeth e Pierre: l’unica coppia dell’istituto, partecipano insieme alle sedute con Julia. Sono inseparabili da 59 anni. Pierre ancora si ricorda i dettagli del loro primo incontro, come era vestita Elisabeth, cosa ha pensato lui vedendola...
- Louise: dopo una caduta si risveglia senza memoria dei quarant’anni precedenti, ma su una scala da 1 a 10 si sente bene 9! Il suo motto è “Qui e ora”: la vita è il presente, del passato bisogna cogliere i lati positivi, dal futuro non ci si può aspettare niente, la paura deve servire da carburante, non da freno...
- Lèon: cinico, scorbutico e di poche parole. Si rifiuta di fare la terapia e inventa scuse per andarsene dall’istituto. Ma nasconde un segreto...
- Gustave: sempre di buonumore, assilla tutti con i suoi giochi di parole. Non vuole parlare del passato: che senso ha raccontare della felicità perduta? Intanto, di nascosto, coltiva piantine di marijuana.
- Maryline: soffre di alzheimer, e forse per questo ha una scatola di ricordi che custodisce gelosamente e di cui nessuno è a conoscenza.
Virginie Grimaldi ha trascorso il suo tempo a scrivere: dalla lista della spesa ai libri, passando per il suo blog, che in Francia ha avuto un successo strepitoso. È autrice di un bestseller dal titolo irresistibile, Le premier jour du reste de ma vie. Questo è il suo secondo romanzo.
Anonimo -