Le "Interviste impossibili" si riferiscono al fatto che non sia più possibile farne di autentiche ad alcune persone, di solito in quanto non sono più in vita e vengono composte attraverso ricerche o anche soltanto per intuizioni personali. Non pretendono di rilevare segreti insondabili.
Ad esempio, l'idea di scrivere l'intervista ad Anna Marchesini è nata dall'incontro in un ristorante del Vomero, con l'attore Massimo Lopez. Avrei voluto abbracciarlo, per ringraziarlo della sua capacità di farci ridere, con ironia e intelligenza e mi ha fatto pensare, in conseguenza, al Trio che nel tempo ci ha offerto tante intelligenti ragioni di allegria.
La cosa che considero più straordinaria nella vita di una scrittrice (di un'artista in generale), è la possibilità di giocare con la fantasia.
Non solo quella: anche la sensibilità che ci conduce in spazi/tempo che possono esistere soltanto a merito della capacità di vivere esperienze in mondi "paralleli".
Con queste premesse ho scritto e pubblico "Tre interviste impossibili". Dedicate (in ordine alfabetico) a: Gaetano Fasano, (mio padre), Anna Marchesini e lo scienziato Alan Mathison Turing.
Anonimo -