Nel cuore dei monti Alpalachi, nei primi anni Settanta, Jozef Vinich, patriarca di una numerosa famiglia di origini slovacche, è morto di vecchiaia nel proprio letto, all'ombra della fiorente segheria che ha costruito di ritorno dalla Prima guerra mondiale. Sotto il suo tetto hanno vissuto tre generazioni lacerate dalla guerra: il marito di sua figlia Hannah, Bexhet, ha disertato nel secondo conflitto mondiale per poi restare ucciso in un controverso incidente di caccia; il nipote, Sam, è da tempo disperso in Vietnam. Ad attenderlo, oltre alla famiglia, ci sono la fidanzata Ruth, la figlia dell'uomo accusato di aver ucciso Bexhet, e il bambino che porta in grembo. Nell'inverno piú gelido della propria vita, soltanto il primogenito Bo s'incarica di raccogliere l'eredità del nonno e la lezione della terra, lavorando in silenzio, giorno dopo giorno, per la fine delle ostilità. Un grande romanzo sulla tenacia delle radici e sui segni indelebili lasciati dalla loro perdita.
«Un romanzo straordinariamente bello e doloroso, un'opera sull'amore plasmato dalla guerra, sul passato che perseguita il presente e scandisce il futuro. Un'opera travolgente». Marlon James
«Krivák è uno scrittore di rara eleganza, con una profonda conoscenza del mondo naturale. La sua prosa limpida e sferzante riesce a materializzare un paesaggio austero e un dolore che arriva da lontano». The New York Times
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