ùImmaginate i tre casi più strani per il dottor Freud: tre pezzi da novanta che si sdraiano sul lettino e raccontano i loro problemi e i loro complessi.
Possibile che anche i massimi sistemi abbiano ambasce esistenziali?
Ebbene, sembrerebbe proprio di sì.
Dio ha la sindrome dell'eccesso di perfezione e si annoia;
la Morte soffre perché non si senta amata ed è sfuggita da tutti;
il Diavolo non è brutto come lo si dipinge! In realtà, è stato ingiustamente esautorato e propone una interpretazione alternativa del Mondo e del destino dell'Uomo.
Nel finale a sorpresa, il tutto si chiarisce in un'ottica freudiana...
Un libro assolutamente originale, di genere atipico, a metà strada tra l'opera teatrale, il trattato filosofico, il saggio introspettivo, il resoconto autobiografico ed il testo esoterico.
Un libro "maledetto" che non avrebbe dovuto essere scritto e pubblicato, che non dovrebbe essere letto. Se siete in cerca di verità, leggetelo avidamente: troverete, forse, la risposta ai vostri interrogativi; troverete, anzi, più risposte e contraddittorie.
Se ritenete, invece, di avere delle solide certezze, non sfogliatelo nemmeno, per non subire il suo nefasto influsso: le vostre sicurezze potrebbero fare una ben misera fine.
Anonimo -