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Raccolta de' proverbi, detti, sentenze, parole e frasi veneziane, arricchita d'alcuni esempi ed istorielle - Francesco Zorzi Muazzo
Raccolta de' proverbi, detti, sentenze, parole e frasi veneziane, arricchita d'alcuni esempi ed istorielle - Francesco Zorzi Muazzo

Raccolta de' proverbi, detti, sentenze, parole e frasi veneziane, arricchita d'alcuni esempi ed istorielle

Francesco Zorzi Muazzo
pubblicato da Angelo Colla Editore

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Francesco Zorzi Muazzo, nobile veneziano sensibile e spregiudicato, ma di scarse risorse economiche, partecipò con grande intensità alla vita della sua città frequentando sia patrizi che popolani. Amante del gioco d'azzardo, del vino e delle belle donne, andò contro le regole del patriziato, per cui fu segregato nell'isola di Santo Spirito: lì, nella forzata quiete del convento, cominciò a scrivere la sua immensa "Raccolta", una sorta di vocabolario del dialetto veneziano del Settecento, arricchito da frasi, proverbi e modi di dire. Non solo: nel suo lavoro egli inserì frequentissime digressioni basate su ricordi personali e vivaci descrizioni di eventi, persone e ambienti di una Venezia che sentiva profondamente sua. Muazzo, che scriveva per se stesso, si esprime con assoluta sincerità e senza alcuna inibizione: comunissimi sono i temi libertini, trattati con un linguaggio diretto che avrebbe indignato profondamente gli Inquisitori di Stato. Muazzo amava Venezia, ma non era cieco davanti alle cose che non andavano: egli denuncia, irridendoli, gli speculatori, gli imbroglioni, i corrotti, ridicolizza medici e avvocati, prende in giro fratacchioni supponenti; spiega come si aggiravano le norme amministrative della Serenissima e come venivano abborracciate le costruzioni pubbliche. Grazie alla mole enorme del materiale, il lettore potrà scoprire ogni angolo e ogni aspetto nobile e plebeo della Venezia dell'epoca: guidati da Muazzo, potremo entrare nel Ridotto e nei teatri, nei palazzi e nei conventi, nei giardini e nelle bische, nelle osterie e dai 'luganegheri'; sapremo dove si potevano comperare le merci migliori e a più buon mercato, dove si acquistavano i libri, dove si poteva ascoltare una buona predica, o quali erano i conventi di monache che facevano i dolci migliori; e conosceremo gli stranieri che frequentavano una Dominante ricca di talenti del calibro di Goldoni, Tartini, Tiepolo. Tutto è narrato nel più puro e spiritoso dialetto veneziano. Muazzo non uscì vivo dalla detenzione e portò con sé a San Servolo, l'isola dei malati di mente dove venne segregato dalla fine del 1771, il suo prezioso manoscritto. Morì in solitudine nel 1775, all'età di 45 anni, poco prima che morisse la Repubblica di San Marco.

Dettagli down

Generi Politica e Società » Folklore, proverbi, credenze popolari

Editore Angelo Colla Editore

Collana Cultura popolare veneta. 3ª serie

Formato Rilegato

Pubblicato 01/04/2008

Pagine 1159

Lingua Italiano

Isbn o codice id 9788889527108

Curatore F. Crevatin

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