Il libro racconta, in modo molto intimo, i due anni durante i quali lautore offre aiuto e sostegno a un gruppo di ragazzi africani immigrati, ospitati, finché possibile, al Centro di Accoglienza di Tradate gestito dalla Croce Rossa Italiana. Queste pagine esprimono compiutamente limprinting pedagogico che ha sempre guidato Barenghi, prima nel percorso educativo dei figli, ora nelle relazioni con i nuovi figli aggiunti. Linsieme di queste storie prende avvio dallincontro col primo di questi, già espulso dal Centro di Accoglienza quando la Croce Rossa è costretta a dimezzare i posti disponibili. Il ragazzo viene allora ospitato dal figlio maggiore dellautore per alcuni mesi, durante i quali si stabilisce un legame forte e duraturo con tutti i membri della famiglia. Capo carismatico della comunità di immigrati, è proprio lui a suggerire il nome di Barenghi quando i suoi compagni gli chiedono indicazioni per sostenere le loro rivendicazioni allinterno del Centro di Accoglienza. In un certo senso è merito suo se la mia vita ha avuto questi sviluppi e se lanno di lockdown è divenuto, paradossalmente, uno dei più ricchi della mia esistenza.
Anonimo -