Rapsodia è una composizione delirante, ad ogni angolo una forma inconscia ricostruisce un'immagine simile a un carcere, attraversando le infinite scale (costruzioni) della mia mente. Lo spazio inizia a figurarsi simile a una casa di cura per malati di igiene mentale dove, la mia possibilità di amarmi, sembrerebbe essere arrivata al limite, è proprio il desiderio di trovare una nuova esistenza, una terra nuova dove crescere, a farmi esplorare i meandri dell'infanzia fino a giungere a una nuova idea di me stessa: il passato è alle porte, l'odio ha la mia stessa identità, se voglio vivere davvero dovrò fare una scelta. L'oblio, paralisi cerebrale tanto agognata quanto una vita "normale", oppure perseguire i miei più profondi turbamenti fino a trovare risposta ad essi, invertendo il tempo dentro me stessa fino a ricongiungermi con ciò che vorrei essere e che se mi impegno, sono Che cosa avrò scelto? Ho una passione per i turbini Se alla fine di questo libro sarò sveglia, allora potremo dire che la nostra Alice oscura sarà riuscita nel suo intento. Per ora vi avverto che la mia guerra personale è iniziata, e in questi giorni di astio mondiale dove così tante persone soffrono tutti i giorni, se qualche demone mentale morirà, non staremo qua a piangerne, perché l'importante è riderne, alla fine di tutto, dopo tutti quanti.
Anonimo -