"Sul crinale, dalla valle, saliva, quella bruma ottobrina, un mesto canto, accompagnava, quel sapor autunnale, sentile, silenzioso, gravoso nell'animo quieto, senza rumor, soltanto il trastullar de'passeri, segnava al salir, dalla valle, quella nebbia, vischiosa, al primo raggio dolce, che il sole, riusciva a trapassar. Cadean le foglie ingiallite, come un saluto all'estate lontana, s'adagiavan sul limitare, delle sponde del rio fumante, una dolce nenia, col mormorar de l'aque, un rinnovar di vita."
Anonimo -