Mercante, uomo politico e ambasciatore cui la Repubblica di Firenze affidò difficili missioni presso i re di Francia e l'imperatore, Bonaccorso Pitti (1354-1432) ha a lungo affascinato studiosi sia italiani sia stranieri. Sedotti dalla sua poliedrica, passionale e spesso egocentrica personalità, molti fra loro hanno visto in Bonaccorso un precursore - fra gli altri - di Benvenuto Cellini e Casanova. La sua abilità nel gioco d'azzardo, ad esempio, o la spinta autobiografica che anima molte delle sue pagine sono state così enfatizzate a scapito di una lettura globale sia dei Ricordi sia del carattere di Bonaccorso. È appunto per invitare i lettori a una riflessione integrale e debitamente contestualizzata che Firenze University Press ha affidato a Veronica Vestri una nuova edizione di questo celebre `libro di famiglia', introdotto da alcune pagine di Stefano U. Baldassarri che lo collocano all'interno del genere cui esso appartiene, mettendone così in risalto motivi e finalità, entrambi caratterizzati da quella prudente e tenace concretezza tipica del Rinascimento fiorentino. Veronica Vestri è archivista e paleografo libero professionista. Collabora con l'Archivio di Stato di Firenze dal 1996 e anche con la Scuola normale superiore di Pisa, il Polo Museale Fiorentino, l'Università degli Studi di Firenze per ricerche d'archivio, inventariazioni di fondi e applicazioni informatiche all'archivistica.
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