A lungo la rivoluzione francese è stata interpretata come una lotta della borghesia contro l'aristocrazia. In questo libro Sutherland adotta una nuova prospettiva e mette al centro di quei tempestosi decenni di storia francese il conflitto tra rivoluzione e controrivoluzione. L'andamento della rivoluzione - la violenza, l'eroismo, il terrore, la repressione - fu in larga parte determinato dalla presenza di una forte resistenza alle riforme rivoluzionarie. La rivoluzione ebbe effetti assai diversi a seconda delle regioni e delle loro caratteristiche economiche, sociali e religiose; così, se le classi popolari urbane ne beneficiarono, non si può dire lo stesso per i poveri delle aree rurali. E la controrivoluzione non riguardò pochi aristocratici in esilio, ma fu un movimento vigoroso e diffuso, che indirizzò la storia portando al fallimento del governo costituzionale e aprendo la via alla dittatura di Napoleone Bonaparte. In nome dell'ordine nel paese, furono così sacrificati molti di quei valori di libertà e uguaglianza che avevano originariamente ispirato il movimento rivoluzionario.
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