Roberto Giulio Romanelli (1959-2019) era una persona speciale, un uomo buono, gioioso, capace di voler bene, di costruire, costruire nel lavoro, costruire negli affetti, costruire nelle amicizie. Con umiltà, senza essere mai sopra le righe, senza mai imporsi, senza mai voler essere in prima fila e tutta-via il suo operare produceva sempre effetti di fecondità, di grandezza, di costruttività, di bellezza. Ha lavorato all'ospedale di Careggi (Firenze) come Epatologo e Medico Internista. È sempre stata sua volontà essere "presenza di Cristo là dove noi siamo" - queste le sue parole - ed egli lo è stato veramente con la sua disponibilità, la sua generosità, la semplicità del suo servizio tra gli ammalati nelle corsie del suo ospedale, in reparto e in aula con gli studenti e nell'ambulatorio; in ognuno dei malati non ha visto semplicemente un uomo debilitato e dolente, ma un portatore della croce di Cristo, da trattare con sommo rispetto e con la tenerezza misericordiosa che sentiva nel suo cuore come riflesso dell'amore del Crocifisso Redentore.
Anonimo -