Durante la guerra del Vietnam, negli Stati Uniti ma non solo, la musica giovanile divenne un potente strumento di contestazione del sistema. Soprattutto il rock, grazie allimpegno di artisti davanguardia, puntava il dito contro le contraddizioni del mondo occidentale, rappresentando un sedizioso impulso di cambiamento nella società.
Contro il tumulto ribelle, scandito da chitarre elettriche e folk, si lanciarono anche i servizi segreti, con agenti che pedinavano i musicisti dellala radicale, li spiavano e provocavano con interventi dallesito talvolta tragico. Oggi, grazie a leggi per il diritto allinformazione come il Freedom of Information Act, sono stati desecretati i documenti dellfbi e della cia, che svelano la pervasività e il cinismo delle operazioni condotte contro musicisti come John Lennon, Jim Morrison, Janis Joplin, Pete Seeger e Frank Zappa. Ma molti altri ancora erano gli artisti sottoposti a intromissioni nella vita privata e a insidiose offensive che miravano a danneggiarli sul piano professionale. Anche in Italia alcuni musicisti erano finiti sotto lo stretto controllo della polizia, come testimonia il caso di Fabrizio De André, cui viene dedicato il capitolo conclusivo.
In unindagine storica emozionante, Mimmo Franzinelli ricostruisce i retroscena del potere e della controcultura e in questa nuova edizione accresciuta estende la riflessione anche a musicisti dei nostri giorni divenuti bersaglio di rappresaglie. Testimonianza di come la musica resti ancora oggi espressione di libertà dalla forza dirompente.
Anonimo -