Come il suo contemporaneo James Joyce, la Woolf ha cercato di tradurre nella scrittura la fugacità delle impressioni, di dissolvere nel flusso di coscienza le forme tradizionali del racconto: è così che, libera dalle regole del realismo psicologico, scende lentamente in un precario "attraversamento delle apparenze", fin nel cuore delle incertezze dell'essere. In questo volume sono raccolte le sue opere fondamentali, dall'esordio del 1913, con "La crociera", attraverso il capolavoro "Gita al faro", fino ai romanzi più tardi, l'immaginifico "Orlando" e l'introspettivo "Le onde", che molti hanno letto come annuncio della tragedia imminente che avrebbe posto fine alla sua vita.
Adeline Virginia Woolf è nata a Londra il 25 gennaio 1882 da due genitori che sono l'uno l'opposto dell'altro: il padre Sir Leslie Stephen è un autore mentre la madre Julia Prinsep-Stephen una bellissima modella. A differenza dei fratelli maschi che hanno l'opportunità di frequentare la scuola e in seguito l'Università di Cambridge, per la giovane Virginia spetta solo – come alla sorella – l'istruzione in casa. Nonostante questo, a soli venti anni Virginia Stephen diventa una scrittrice molto apprezzata e stimata,
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