Un'edizione esemplare per uno dei grandi autori del Novecento italiano.
Grande affresco della disintegrazione del paesaggio, del tessuto sociale e di ogni unità, compresa quella dell'io, il romanzo di Volponi è inseparabile dalla complessa fenomenologia del moderno e presuppone l'incontro/scontro fra una realtà premoderna, artigianale e contadina e l'epica dell'industrializzazione. Al contempo, Volponi insegue, nel cuore stesso della scissione, l'unitarietà di mente e di corpo, di immaginazione e intelletto, per definire la quale ricorre all'ideale francescano di comunione concreta con tutto il creato o all'utopia solare, di matrice campanelliana.
Con tale sguardo acronico e disvelante, letteralmente incapace di stilizzazioni compiaciute o di giochi di laboratorio, estraneo alla corporazione letteraria e alla sua disposizione ai trasformismi, Volponi crea le sue mirabili «allegorie nazionali» e delinea, dentro e fuori dall'industria «una storia degli intellettuali italiani».
Dall'Introduzione di Emanuele Zinato
Questo è il primo di tre volumi che raccoglieranno, seguendo l'ordine cronologico di pubblicazione, tutti i romanzi dello scrittore, nonché una selezione di prose varie, con un ampio commento di interesse critico e filologico.
Anonimo -