E' un saggio culturale volto ad analizzare l'attuale disastro della
cultura della quale non si sa più dare definizione. Abbiamo vissuto per
un cinquantennio sotto la cupola culturale della sinistra che ci
schiacciava, prima con la follia del romanzo doverosamente impegnato a
sinistra ed oggi con editori ed agenzie letterarie paurosi che chiedono
romanzi disimpegnati, avvincenti, corti, con pochi personaggi, da
consumare con golosità come se fossero gelati.
Nel saggio, individuo
nel romanzo diffuso. Che descrivo. Una delle vie possibili per tornare a
far grande romanzo, sollecitando il coinvolgimento culturale del
lettore e non il suo abbandono al dolce gusto del gelato.
Anonimo -