49 a.C.: in un gelido mattino di gennaio, il proconsole della Gallia Gaio Giulio Cesare attraversa un piccolo corso d'acqua che segna il confine tra la sua provincia e il territorio di Roma. Un proconsole non era autorizzato a condurre un esercito al di fuori della provincia assegnatagli: infrangere questa regola equivale a una dichiarazione di guerra. Ma Cesare amava giocare d'azzardo. Con tale gesto Cesare scatena la guerra civile e una serie di eventi che, cinque anni dopo, l'avrebbero condotto alla morte, quando era ormai l'uomo piĆ¹ potente del mondo conosciuto. Per diventarlo, distrusse il sistema politico repubblicano, stabile da oltre cinque secoli, e instaura una dittatura permanente sulle rovine della costituzione.
Anonimo -