Erano gli italiani a riempire treni per compiere il viaggio che li avrebbe portati nei paesi del Nord Europa in cerca di lavoro, di un futuro per sé e per i figli, nella speranza di un ritorno. Hanno trovato, insieme alle miniere dai pozzi senza fine, campi di permanenza provvisoria, carte didentità gialle barrate di rosso, ghetti, la silicosi e poi, finalmente, quasi unintegrazione, quando, altri, da paesi più lontani, sono arrivati a rimpiazzarli nei lavori più umili. Ma, troppo presto, qui, noi, i loro compatrioti, abbiamo dimenticato tutto ciò.Davanti alla minaccia delloblio, Girolamo Santocono, italiano emigrato in Belgio alletà di tre anni al seguito del padre minatore, ha ritenuto urgente "cantare a pieni polmoni" questa epopea.
Anonimo -