Libro intenso, dalla lingua evocativa, "Ruggine" narra la storia di emarginazione di una donna ormai anziana in un paese di poche anime, grette e crudeli, protagoniste di vicende aspre e orizzonti senza speranza. Sullo scenario di una Toscana letteraria e allo stesso tempo autentica, gli abitanti del piccolo nucleo al centro del dramma commetteranno ogni tipo di angheria ai danni della donna, vittima suo malgrado di una vera e propria persecuzione a causa del suo passato. Il mistero di Ruggine - chiamata così per l'attaccamento a Ferro, un gatto che ora è l'unica compagnia di una vita altrimenti desolata - ruota attorno a un fatto torbido riguardante il proprio figlio, da tempo rinchiuso in una casa di cura per il suo comportamento violento. Da allora, malgrado i soprusi subiti, Ruggine è il demonio, la strega da cui guardarsi, messa al bando dalla comunità per la sua condotta illecita e punita per il suo atteggiamento schivo e fatalmente remissivo. Nonostante l'innocenza e la rassegnata accettazione di un destino avverso, la condanna sarà senza appello e a emergere sarà unicamente la grande solitudine della donna fino allo straziante, paradossale epilogo nel rovesciamento di ogni senso di pietà e di giustizia.
La nostra recensione
"Una voce insolita nella letteratura italiana di oggi, lirica, tagliente e desolata", così Antonio Tabucchi definì l'autrice dopo aver letto questo romanzo, rimasto finora nel cassetto. Ruggine è un'anziana donna in un paese di poche anime, additata da tutti come il demonio, la strega da cui guardarsi, messa al bando per i suoi comportamenti ritenuti illeciti e punita per il suo fare schivo e fatalmente remissivo. Nonostante l'innocenza e la rassegnata accettazione di un destino avverso, la condanna del paese sarà senza appello fino allo straziante epilogo, che rovescerà ogni senso di pietà e giustizia.
Anonimo -