Un avvincente romanzo che fa luce sulle aggressioni russe recenti e sugli esseri umani coinvolti nel fuoco incrociato.
«La voglia di scrivere queste pagine mi è venuta dopo che è stato chiaro a tutti che il giornalismo non era più un modo efficace di influenzare la realtà, ma che qualche speranza la dava ancora la letteratura». Michail Ševelëv
I nodi vengono sempre al pettine. Viltà, tradimento, pazzia, cattiveria... Prima o poi, tutto si paga. E ovviamente il saldo viene spesso richiesto nel momento meno opportuno e nei modi più inattesi, sempre e solo con un pagamento individuale: non sono previsti sconti di gruppo, per la coscienza. Il protagonista di questa storia si ritrova di punto in bianco responsabile della vita di decine di altre persone. Per salvare loro e sé stesso dovrà capire cosa è andato storto nel suo passato, e perché è anche lui responsabile di quanto sta accadendo in una piccola chiesetta fuori Mosca dove viene chiamato a fare da negoziatore con un terrorista che, a suo tempo, credeva di avere salvato dalle grinfie dei terroristi "veri". La storia di Pavel e di Vadim, del russo e di colui che russo non vuole più esserlo, attraversa gli ultimi vent'anni di fatti e misfatti di un regime che continua a non pensare ai propri cittadini.
Anonimo -