Bruno Buozzi (Pontelagoscuro, 31 gennaio 1881 - Roma, 4 giugno 1944) è stato un sindacalista e politico italiano.
Fu tra i più autorevoli sindacalisti italiani della prima metà del Novecento e fu deputato socialista dal dicembre 1919 al novembre 1926.
Fu ucciso dai nazisti a Roma, in località La Storta, il 4 giugno 1944
DAL LIBRO: Il nostro giornale esce troppo tardi perchè debba scrivere lungamente di Fernando De Rosa e spiegare in tutta la sua portata l'atto da lui compiuto. Altri lo hanno già fatto, altamente ed efficacemente. In prima, la Concentrazione di Azione Antifascista, alla quale la Confederazione Generale del Lavoro Italiana aderisce fervorosamente. Del resto, dato il carattere sindacale del nostro giornale, a noi compete, soprattutto, di mettere in rilievo l'influenza che può avere esercitato sul compagno De Rosa l'osservazione e lo studio delle condizioni dell'emigrazione italiana.
Fernando De Rosa, anima generosa ed assetata di libertà, aveva abbandonato il suo adorato paese, perchè incapace di assistere in silenzio alla mortificazione materiale e morale a cui il fascismo sottopone il popolo italiano. Venuto all'estero, anzichè trovare un sollievo al suo animo esulcerato, altri tremendi elementi lo spinsero a dedicarsi con moltiplicato fervore alla battaglia antifascista. L'emigrazione per necessità di vita è di per se stessa un calvario. L'operaio costretto a cercare all'estero un salario, introvabile in patria, conserva sempre nel cuore un'acuta nostalgia per il suo paese, nel quale lascia spesso dei parenti e dei figli a cui provvedere da lontano. Per l'emigrato italiano il calvario è infinitamente più duro che per quello di ogni altro paese, e proprio per colpa del regime fascista.
Anonimo -