un uomo, Federigo, ogni prima domenica del mese, dà una festa nel giardino di casa sua. Il racconto si apre con lui ubriaco che lucida un fucile. La festa è finita ed è quasi il tramonto. Dice al suo amico più giovane, bello e dai capelli lunghi, Ariosto, che un giorno è entrata nel suo giardino una volpe e che le ha sparato in quanto era nella sua proprietà. Poiché Ariosto non ha mai visto una volpe lo invita ad andare a vedere se c'è ancora, nel punto dov'è morta, così lui, dice scherzando, può ucciderlo e lasciarlo lì morto anch'esso. Un flasback racconta i fatti del giorno: la festa, a cui partecipano amici e persone di varie età conosciute per caso in giro da Federigo, il quale è solito fare serate ubriaco in giro per locali. Tra gli invitati occasionali un gruppo di universitari che Federigo non conosce e si ricorda a male pena di avere invitato. Tra di loro rimane colpito da una ragazza molto bella di nome Maria. La ragazza è giovane e durante la festa, complice l'alcool, conosce Ariosto, il quale le appare molto bello. I due scherzano e ad un certo punto, per gioco, si inseguono senza maglia per il giardino, cadono e poi si baciano, davanti agli occhi invidiosi di Federigo. È di nuovo il momento attuale, passa un gatto, e Federigo, adducendo di nuovo il pretesto che si trova nella sua proprietà, lo insegue, accompagnato dal suo amico incredulo, per sparagli. Il gatto scappa, rimango i due amici, nella zona di erba incolta. Federigo alludendo a Maria e ad un violenta lotta per la sopravvivenza basata sulla forza spara nel volto al suo amico Ariosto. Il colpo risuona nell'aria e spaventa una giovane coppia di ragazzini che, sulle mura del castello in alto, stanno provando i piaceri dei primi baci. Ad un tratto Federigo, resosi conto di quello che ha fatto, cade in ginocchio presso il suo amico e guarda in alto verso la rocca dove gli pare di scorgere due ragazzini. Intanto il sole è all'apice del suo rossore e pare illuminare di rosso anche la rocca.
Anonimo -