Genio una fiamma fatua che il primo fenomeno di materia può spegnere; da ogni contemplazione, da ogni studio, da ogni presentimento, ho raccolto che noi siamo immortali; che la legge della Vita è una; che il progresso presentito e svolto dall'Umanità collettiva di generazione in generazione è svolto dall'Umanità individuale di trasformazione in trasformazione, d'esistenza in esistenza; che lo svolsersi d'un progresso implica la coscienza di quel progresso; che coscienza di un progresso compito e memoria sono parole identiche; che noi quindi serbiamo attraverso queste trasformazioni coscienza e memoria della nostra identità, e solamente riconquistiamo lentamente l'una e l'altra, come appunto l'Umanità collettiva conquista l'intelletto del suo passato a misura che essa più inoltra verso il futuro. Ho raccolto che l'amore è promessa da compirsi altrove, la speranza un frutto in germoglio, il feretro una culla di nuova vita.
Anonimo -