Con una nuova prefazione dell'autore. La Chiesa cattolica è gravemente malata. Il suo corpo è attraversato da profonde lacerazioni e la restaurazione imposta negli ultimi trent'anni da Karol Wojtyla e Joseph Ratzinger ha fatto esplodere le contraddizioni che covavano sotto la sua immagine ufficiale, fino alle drammatiche conseguenze di oggi: i ripetuti scandali legati alla pedofilia dei sacerdoti, l'irrigidimento dogmatico che ha tradito le aspirazioni vitalistiche del Concilio Vaticano II per trincerarsi in una visione retrograda della società, i veleni e le lotte intestine, il vuoto di potere e di credibilità che si nasconde dietro la deriva assolutistica di papa Benedetto XVI. Hans Küng, l'autorevole "teologo ribelle", punta il dito contro le colpe e gli errori del Vaticano. Un'analisi impietosa che assume gli accenti di un appello accorato, un sincero richiamo alle origini del cristianesimo, a Gesù Cristo e alle parole del Vangelo, per esortare la Chiesa a condannare i propri sbagli e a tornare, viva, in mezzo alla sua gente.
Anonimo -