DAL LIBRO: Saulo deve avere alimentato la sua anima giovanile dei medesimi sogni e dei medesimi miraggi che avevano consolato le avide aspettative dell'anonimo cantore. Onde si comprende agevolmente quanto spontaneo dovesse essere il suo iracondo sdegno quando giunse, vagamente, al suo spirito il sentore che, proprio a Gerusalemme, un piccolo stuolo di ignoranti e di esaltati si era posto in capo che il Messia ardentemente atteso fosse un oscuro predicatore galileo, che nella settimana pasquale del 27 aveva subito, alle porte della città santa, l'ignominioso supplizio della croce, e che il Regno di Dio sarebbe stato sollecitamente inaugurato dal suo ritorno glorioso. Insulto più atroce e più beffardo a tutte le aspettative di Israele, gemente nei ceppi della servitù politica, non si sarebbe mai e poi mai potuto immaginare.
Anonimo -